venerdì 13 agosto 2010

AMICI 2010: dubbi e novità in vista della prossima edizione

 

Non mancano anche sul versante Amici importanti indiscrezioni riguardanti il decennale della trasmissione in partenza a ottobre. Dopo i risultati poco entusiasmanti della precedente edizione, la produzione sembra essersi impegnata alecremente durante tutta l'estate alla ricerca dei nuovi talenti che scaleranno con molta probabilità le classifiche musicali del 2011. In attesa di conoscere il nome di un ex allievo della scuola che parteciperà e vincerà il 61o Festival di Sanremo, si rende necessaria un attenta disamina di quegli elementi che proprio non hanno funzionato e di cui ha risentito fortemente la trasmissione, almeno dal punto di vista degli ascolti. Regolamento, professori e discografici sono i tre aspetti su cui si concentrerà l'odierna riflessione. Si discute ormai da tempo dell'esistenza di un regolamento: di un complesso di norme disciplinanti il funzionamento della trasmissione e il comportamento dei partecipanti. Ai più risulta non pervenuto, gli scettici e i più maliziosi lo definiscono "diario di Zanforlin". A parte l'ironia, è fin troppo evidente la mancanza di un vero regolamento. L'impressione è quella di un meccanismo facilmente manipolabile all'occorrenza secondo i bisogni o meglio i gusti di un team autoriale eccessivamente invadente. Alunni maggiormente valorizzati di altri, meccanismi di sfida contorti, decisioni inopportune, aspetti, questi, che minano profondamente la credibilità della trasmissione.

Elementi di disturbo e protagonisti della scena, i professori non rinunciano ai benefici di una telecamera puntata su di loro. Si preoccupano del proprio tornaconto dimenticando il ruolo che sono chiamati a svolgere. Con la presenza dei discografici, dalla scorsa edizione, le cose non potevano che peggiorare. I ragazzi in breve tempo diventano carne da macello, marionette sapientemente manovrate dalle più furbe major discografiche che approfittano del loro immediato successo per vendere dischi, scalare le classifiche e poi dare loro il ben servito all'arrivo dei nuovi alunni. Ci si augura che la decima edizione in preparazione riservi qualche buona novità. Non basta la distinzione canto/ballo o l'epurazione di qualche insegnante (vedi La Chance), servono idee nuove e il coraggio di dire no all'opportunismo delle case discografiche.

Fonte: http://unduetreblog.wordpress.com

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