Questa copertina non rende omaggio alla vita, prematuramente stroncata, di un uomo, ma simboleggia l'inizio della sua eternità.
Perché è certo che lui, Pietro Taricone, vivrà per sempre. Nel cuore di tutti gli italiani, degli spettatori che l'hanno amato, dei critici che l'hanno stroncato (e ora fanno tutti un passo indietro), dei ragazzi che l'hanno imitato, delle ragazze che l'hanno sognato, dei giornalisti che l'hanno intervistato, di quelli con cui ha litigato, e di quelli che con lui hanno condiviso ideali, adrenalina e battaglie, senza clamore ma con i fatti.*
In un lungo servizio dedicato alla tragedia che ha spento la vita del "gieffino per eccellenza", ripercorriamo momento per momento quella maledetta mattina del 28 giugno nei cieli di Terni.
Di ciò che è successo parlano i testimoni oculari, gli amici che con lui sono saltati col paracadute centinaia di volte. E che ancora non ci credono.
E poi, intervistati dal nostro Spadoni, che come collega e come amico ha passato oltre 24 ore sveglio e in constante contatto telefonico, abbiamo raccolto le emozioni di alcuni dei ragazzi che con Pietro Taricone hanno condiviso la prima edizione del Grande Fratello.
Tante altre storie rendono ricco questo Visto n° 27, storie d'amore e di cronaca, di delusioni e di speranze, ma ne parliamo in un altro post.
Lasciamo che questa pagina resti un angolo di cielo, dove 'O Guerriero continuerà a volare, in un infinito salto da qui all'eternità. Con quel sorriso, quella luce negli occhi, quell'energia contagiosa che abbiamo voluto racchiudere in questa foto scelta perché tutti si sentano stretti in quell'ideale abbraccio che Pietro Taricone sembra regalarci dal luogo dove si sentiva felice, lassù nel cielo
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