Sesta puntata della seconda serie di "Squadra antimafia". I documenti di Ivan sono spariti: per il questore non c'è prova della sua attività come infiltrato e così viene trattenuto in prigione, dove rischia la vita. Claudia tende una trappola a De Silva, mentre Sandro riesce a sottrargli le chiavi dell'ufficio dove trova il dossier che scagiona Di Meo. Manzella vuole eliminare Rosy per aver fatto fallire l'affare coi colombiani. La donna fa salire su un'auto imbottita di esplosivo la sua cameriera… Ecco tutti i particolari:
Ivan è in carcere in attesa che la sua posizione venga chiarita, per il questore non c'è nessuna prova della sua attività come infiltrato. Questo perché i documenti sulla copertura di Di Meo sono stati sottratti da De Silva. In carcere Ivan, considerato un infame, rischia la vita.
Nel frattempo Montero, l'emissario di Lipari arrestato nella prima puntata, identifica l'uomo arrestato…… sulla nave come Gaetano Lipari.
Posto agli arresti domiciliari, grazie alla minore sorveglianza, viene fatto fuggire da De Silva. Intanto arrivano gli esiti del test del dna che provano che l'uomo arrestato non è il vero Lipari.
Claudia capisce che Montero ha mentito perché in realtà è proprio lui Lipari e ha organizzato tutto per fuggire.
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