mercoledì 5 maggio 2010

ASIA ARGENTO IN COPERTINA SU VANITY FAIR..DA STYLE

 

Asia Argento: «Non voglio cancellare Morgan dalla vita di mia figlia»

«Io non voglio togliere nulla a nessuno, tanto meno cancellare Marco dalla vita di Anna Lou. Qui stiamo parlando dell'aspetto legale della potestà genitoriale, quello morale è lui che ha deciso di non esercitarlo». Così Asia Argento parla per la prima volta dell'azione che ha avviato al Tribunale dei Minori di Roma contro Marco «Morgan» Castoldi, suo ex compagno, padre di Anna Lou, 9 anni il 20 giugno. Prima per revocare l'affidamento condiviso disposto tre anni fa e passare a quello esclusivo - revoca e passaggio concessi dal Tribunale lo scorso 1° marzo -, poi per chiedere addirittura la decadenza della potestà genitoriale: richiesta partita a inizio febbraio dopo che Morgan, nella controversa intervista a Max, aveva affermato di fumare quotidianamente crack, cocaina pura, come «antidepressivo».

A Vanity Fair, Asia spiega che determinante, nella sua «decisione difficilissima», è stata la nascita del secondogenito Nicola, figlio del marito Michele Civetta: «Guardarlo fare il padre - crescere un bambino insieme, 24 ore su 24 - mi ha fatto capire che certe mancanze, certi segni di assenza, di disinteresse, di anaffettività, non erano normali».

Per esempio?
«Marco non ha praticamente mai provveduto al mantenimento di sua figlia. Ma, soprattutto, non c'era. L'affidamento condiviso in realtà non è mai esistito. Poteva vederla un weekend sì e uno no, e all'inizio io spingevo perché lo facesse. Compravo il biglietto, l'accompagnavo a Milano, la tornavo a prendere, ma era uno sforzo solo mio. Quante volte è venuto a trovarla, negli ultimi due anni, quando si trovava a Roma per lavoro o per altri motivi? Mai. Una volta aveva promesso di andare a prenderla a scuola, io per fortuna ho detto all'autista dello scuolabus: se vedi che è rimasta sola, portala a casa subito. Poi Marco ha chiamato, si era svegliato tardi, mi ha chiesto se Anna Lou poteva aspettare. No, gli ho risposto, non ti può aspettare, è già rientrata. Lui non capisce il danno che può fare. Un bambino, quando aspetta qualcuno, "si prepara il cuore", e quando quel qualcuno non arriva, si interrompe il rapporto di fiducia, che è necessario per una crescita sana».

da style.it

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