Più che "all'alba di una nuova isola", come, tronfia, Simona Ventura si ostina a ribadire in apertura di ogni puntata del reality show che conduce ormai da ben 7 edizioni, parrebbe di assistere al tramonto di un reality che si è imposto, nella storia della televisione italiana, come uno dei più riusciti e di maggior successo. Un inizio emblematico, segnato dalla caduta della presentatrice in studio e dallo sfacelo dei concorrenti lanciati dall'elicottero laddove il fondale era poco profondo per permetterlo; poi, una moria di concorrenti, ritiri illustri, Luca Word e Aldo Busi su tutti; infine, una semifinale decisamente sottotono, che anzichè destare l'interesse dei telespettatori, ha registrato un ulteriore calo negli ascolti, segnando il peggior dato di sempre (per una semifinale – 3.912 ed il 18% di share). Oggi, alla vigilia della finale di questa 7° edizione dell'Isola, le dichiarazioni di Carlo Freccero, direttore dal luglio 2008 di Rai4 ed autore televisivo di grande esperienza (ha collaborato con Celentano in Rockpolitic), esplicitano la delusione dei dirigenti, ma anche del pubblico, che altrimenti non avrebbe preferito "altri lidi" a Raidue:
"L'edizione di quest'anno non ha… dato a Rai4 i risultati sperati. La forte editorialità di Rai4 ha faticato a ibridarsi con L'isola dei famosi. E poi l'edizione 2010 è piuttosto debole, si nota poco, tanto che, pur chiamandosi L'isola dei famosi, non ha neanche un famoso in finale. Questo la dice lunga, no?".
Le dichiarazioni di Freccero a Italia oggi permettono, inoltre, di riflettere sulle esili dinamiche che hanno animato il reality nell'edizione di quest'anno, delle quali, la causa, è da rintracciarsi non solo nel cast, che contava, comunque, su "pezzi da 90″, ma anche in una squadra di autori, forse, stanca, indebolita.
Alla Ventura non restava che sperare nell'arrivo di un "salvatore" (il tanto invocato Busi?), che però ha mancato di presentarsi, nemmeno l'approdo dei nuovi naufraghi (quante attese legate a Pamela Compagnucci!) ha risollevato le sorti di questa Isola, che deve, forse, reinventarsi, seguendo l'evolversi del gusto di un pubblico televisivo che vuole "altro", che tronisti, corteggiatrici e soubrette avvenenti.
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