Laura Antonelli chiede aiuto all'amico Lino Banfi: "vorrei vivere dignitosamente"
E' paterno, rassicurante, è il nonno d'Italia, è Lino Banfi. L'attore pugliese, che ha per anni interpretato nonno Libero nella fiction di Raiuno "Un medico in famiglia", ha mantenuto viva l'enorme generosità d'animo del suo personaggio e commosso dalla condizione dell'amica Laura Antonelli, ha scritto al Corriere della sera: "La persona di cui voglio parlarvi è Laura Antonelli, l'oggetto del desiderio e delle fantasie erotiche di giovani e meno giovani da Malizia in poi. Bellissima e anche brava attrice". Dopo diverse vicissitudini, che hanno allontanato l'attrice dal dorato mondo dello spettacolo, la Antonelli, oggi, vive in precarie condizioni finanziarie: "Sono andato a Ladispoli (dove abita l'attrice, n.d.r.) e purtroppo mi sono rattristato molto: ci siamo riabbracciati dopo 22 anni; ci siamo commossi tutti e due. Ma poi Laura ha fatto un gesto rassegnato allargando le braccia, come per dire «Hai visto come sono ridotta »"; incredulo, Banfi ha chiesto all'attrice dove fossero finite le ricchezze derivanti dall'attività di attrice svolta con successo per tanti anni: "È troppo lunga, caro Lino, la storia Tanti hanno abusato della mia bontà, forse anche della mia fragilità e dicono che non sono capace di intendere e volere. Ti prego Lino parla con qualcuno, tu sicuramente, amato da tutti, sarai ascoltato. Io non credo di avere ancora molto da vivere, però vorrei vivere dignitosamente". Il ministro della cultura Bondi si è prontamente espresso in merito, sarà al più presto applicata la legge Bacchelli, che prevede un vitalizio per le persone che si sono distinte nell'ambito della cultura, spettacolo, sport, dando così la possibilità alla Antonelli di vivere una vita più dignitosa di quanto non possa fare con una pensione di 510 euro anche se sappiamo essere molti gli italiani costretti a farsi bastare quei pochi euro.
Ambra Angiolini e il bacio saffico con Claudia Dustin Hoffman e il bacio gay con Jason
Un caschetto nero corvino, un sorriso malizioso, una veste abbastanza corta da lasciar intravedere gambe non ancora arse dal sole estivo, una corsa su un pattino a remi, sguardi complici ed infine un bacio, ecco quanto documentato da Tv sorrisi e canzoni in un'accurato servizio fotografico che vede protagonista Ambra Angiolini e Claudia Zanella. Un bacio saffico
che non avrebbe suscitato alcuno stupore se a darlo non fosse stata la soubrette, oggi affermata attrice, compagna del talentuoso Francesco Renga; un bacio saffico che avrebbe scioccato la benpensante Italia se fosse stato scoccato in un ambiente diverso dal set del prossimo film che vedrà tra i protagonisti la stessa Ambra. Ebbene si, la relazione amorosa tra le due ragazze sarà al centro di "Tutti al mare", remake del celebre "Casotto" del 1977 di Sergio Citti in uscita entro l'anno in corso, con Ennio Fantastichini, Anna Bonaiuto, Rodolfo Laganà e Ilaria Occhini, oltre alla stessa Ambra e l'amata (sul set) Claudia Zanella. Quindi, frenate l'entusiasmo care lettrici, Renga è ancora saldo "nelle mani" dell'affascinante Ambra. E per un bacio saffico che va, un bacio gay che viene stiamo parlando di quello tra il leggendario attore americano Dustin Hoffman e la giovane promessa Jason Bateman. Entrambi presenti, con le rispettive compagne, all'incontro di basket tra i Los Angeles Lakers e i Boston Celtics, i due hanno atteso che la "kiss me cam" (la telecamera che durante gli incontri filma i baci tra gli astanti) li ponesse sotto l'attenzione di tutti per cimentarsi in un appassionato bacio; ad una prima reazione di smarrimento del pubblico, è seguito un applauso scrosciante, dettato dalla coscienza che si trattasse di un'ennesima "prova d'attore".
Per il remake de "Il corvo" arriva un "grande nome"
Giunge direttamente dal sito di Mtv, la notizia, annunciata dal produttore Edward Pressman, di un prossimo remake del film leggenda "Il corvo", la cui sceneggiatura sarebbe già pronta, e per il quale sarebbe già stata fissata la data di inizio riprese, fine anno.
A vestire i panni dark che furono di Brandon Lee, nel 1994, all'uscita del film originale, sarà un "grande nome", rivela entusiasta il succitato produttore, alla regia Stephen Norrington, che darà una sua personalissima lettura della vicenda umana del protagonista della pellicola; una diversa interpretazione, una diversa immagine dell'eroe. Il rischio di misurarsi con un film divenuto ormai leggenda è grande e soprattutto, la domanda da porsi è: un remake necessario? Considerando i possibili introiti che ne possono derivare (dal box office e dal marchandaising) la risposta è tristemente positiva
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