mercoledì 23 giugno 2010

RECENSIONE MUSICALE: VALERIO SCANU - Credi in me

 

Torna Recensione musicale, l'appuntamento con la musica di Unduetreblog. Oggi ci concentriamo su Valerio Scanu, ed il suo ultimo singolo estratto dall'album "Per tutte le volte che…" ossia "Credi in me". Scanu ha talento e lo abbiamo capito da tempo, ma ascoltando questo pezzo mi sorge un dubbio, o chi lo produce e lo segue non l'ha capito, o non gli vuole affatto bene. Credi in me è a tratti imbarazzante, nel testo e nell'arrangiamento, poche volte assistiamo (parlando di un cantante professionista) a tanta pochezza e superficialità. Valerio in tutto questo non ha sicuramente colpe, tranne quella di non aver detto "io sta cosa non la canto", evidentemente era impossibilitato a farlo, oppure c'è qualcosa di questa canzone che non sono ancora riuscito a cogliere, ma se c'è , è davvero ben nascosta. Definire il testo banale non rende bene l'idea, perchè qua si va oltre il banale, evidentemente chi produce Scanu è convinto che basta riassumere all'infinito il concetto sole cuore amore, per abbindolare le ragazzine pazze del loro idolo. Io credo che non sia affatto così, e le ragazze ed i ragazzi di oggi, siano molto più avanti rispetto al pensiero di codesti produttori. Valerio viene da una vittoria a Sanremo già di per se criticatissima. Per tutte le volte che non è certamente un testo indimenticabile o eccezionale, ma il fatto che abbia vinto il Festival non è uno scandalo, e , a confronto con questa canzone  ,  rasenta il capolavoro. Credi in me è piatta, non dice niente, l'arrangiamento in certi tratti sembra essere una base di karaoke, Scanu ce la mette tutta ma i miracoli non li può certo fare lui.

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Adesso io mi chiedo : la discografia italiana ha tra le mani un talento che ripeto è evidente a tutti, e che vende, è mai possibile che non lo si riesca a far usicre da certi canoni? Come può una canzone come Credi in me essere affidata all'ultimo vincitore di Sanremo? Scanu farebbe bene ad iniziare a pretendere di più, a non abbassare sempre il capo davanti a tutto ciò che gli viene proposto, e cercare di crescere costantemente esplorando strade a lui più congeniali. Se non vuol rischiare di diventare tra qualche anno una delle eterne promesse del mondo discografico italiano, caduti nel dimenticatoio dopo poco tempo, le cosiddette comete.

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