Addio mio piccolo signore, che sognavi i treni e sapevi dov'era l'infinito; tutto quel che c'era io l'ho visto, guardando te. E sono stata ovunque, stando con te.
Le parole pensate da Alessandro Baricco nel suo Castelli di rabbia, ci parlano di un addio che porta con sè l'acre sapore della perdita, un addio che sa di nostalgia per ciò che è stato e forse non sarà più, un addio che sa di gioia per quanto si è ricevuto, per quanto si è condiviso, un addio che è sorda disperazione. Il pensiero di noi tutti, oggi, vola all'ironico viso del presentatore scomparso, ma il cuore, quello, è soprattutto rivolto alla dolce Sandra, che torna nei ricordi di ognuno con i suoi immensi occhialoni scuri, che oggi, di certo, nasconderanno qualche lacrima.
Vi riporto alcune delle reazioni di coloro che con Raimondo Vianello hanno condiviso frammenti di vita, cominciando da Pippo Baudo che, malinconico, rispolvera antichi ricordi:
Raimondo Vianello «era un uomo eccezionale e un artista eccezionale»: Pippo Baudo è commosso al telefono con l'ANSA a ricordare l'attore scomparso oggi a 88 anni. «Il nostro era un rapporto di 40 anni, mi consideravo uno di famiglia. Spesso ci siamo frequentati fuori il lavoro, da loro si stava bene e mi sentivo a casa. Aveva sempre una battuta prosegue Baudo anche quando negli ultimi tempi non stava più bene, non ha mai perso il suo carattere». Qual è la sua eredità? «Lascia una maniera leggera di interpretare questo mestiere, non ha mai voluto essere divo pur essendo immenso, da lui nessuna prosopopea, nessuna autoesaltazione ma un senso della misura che oggi si è completamente perso». È il rapporto con Sandra Mondaini? «Ci vuole una vita per descrivere la finezza del loro rapporto, si prendevano in giro ma non riuscivano a fare a meno l'uno dell'altro. Sandra è stata l'ispirazione della sua vita e Raimondo per lei, devoti e solidali. Lei purtroppo sta molto male, si è spezzato oggi il cordone ombelicale che li ha tenuti uniti e questo mi addolora immensamente». Quando vi siete sentiti ultimamente? «Negli ultimi tempi non parlava più, si era come assopito, ma recentemente ero riuscito a parlarci: se mi chiami per le condoglianze anticipate scherzò hai sbagliato numero».
Maurizio Costanzo:
«Vianello è stata la prima persona che ho conosciuto 50 anni fa in televisione, 50 anni di vita e di amicizia che scompaiono. Mi diede l'esclusiva del suo matrimonio con Sandra nel '62 e quando mi sono sposato è stato il mio compare d'anello». Così Maurizio Costanzo ricorda con l'ADNKRONOS l'amico Raimondo Vianello, scomparso oggi a Milano all'età di 87 anni. «Sandra deve essere forte, dopo 48 anni di matrimonio e una vita insieme non è facile accettare la perdita del compagno. Nella coppia era portatore di una sana ironia. L'unica cosa che mi piace pensare -conclude- è che si sia ricostituita la coppia con Ugo Tognazzi».
Raffaella Carrà:
Raffaella Carrà piange, non riesce a trattenersi: raggiunta dall'ANSA in Spagna chiede e richiede come è successo che Raimondo Vianello sia morto oggi, «perchè lui non può lasciarci». La Carrà pensa a Raimondo ma soprattutto a Sandra Mondaini: «per lei una botta allucinante. Questa morte mi schianta, dirò una preghiera per lui, ma centomila per lei». La Carrà aveva lavorato al cinema con Vianello, «una di quelle commedie improbabili di quegli anni, ci divertimmo da pazzi. Aveva la battuta sempre pronta, sagace ma con lui non ti potevi offendere. Era un uomo di stile, un gran signore. Li avevo sentiti qualche mese fa e oggi veramente questa notizia mi addolora».
Piero Chiambretti:
«Se ne vanno sempre i migliori: mai una battuta così banale fu più azzeccata», dice Piero Chiambretti all'Ansa, commentando la morte di Raimondo Vianello. «Si può aggiungere che è un personaggio che non ha eredi, cloni, figure che anche lontanamente possano avvicinarsi alla persona che era. E poi, parafrasando una frase tipica degli sketch tra Raimondo e Sandra, direi anche che il mondo ora sarà solo 'una noia, una barba, una barba, una noià». Con Vianello, Chiambretti ha condiviso l'esperienza del Dopofestival a Sanremo nel 1998: «Era la prima volta Raimondo conduceva il festival, nonostante fosse già avanti negli anni: all'Ariston arrivò con la curiosità di un bambino e insieme il distacco di santone tibetano. Ricordo quel copione che non seguiva mai, il candore con cui finse di non risconoscere ospiti del calibro di Madonna». «Stasera al Chiambretti Night conclude il conduttore spero di poter riproporre un'intervista che gli feci al Dopofestival».
Fiorello:
«Il mio primo pensiero va a Sandra a cui mando un affettuoso abbraccio. Se n'è andato il maestro dell'ironia per antonomasia, più di un presentatore, il primo anche che con 'Pressing' riuscì a portare il sorriso nelle trasmissioni sportive». Con queste parole lo showman Fiorello ricorda Raimondo Vianello, scomparso oggi a Milano all'età di 87 anni. «Mi piace ricordarlo -prosegue Fiorello- quando ai Telegatti, ogni volta che mi incontrava dietro le quinte, mi diceva con quel suo sguardo fintamente stupito: 'Cosa ci fai tu qui? Allora premiano proprio tuttì. Dedico a Raimondo -conclude- la mia serata a teatro di domani».
Maria De Filippi:
Per «me è un gran dolore, una perdita enorme, incolmabile», dice Maria De Filippi all'ANSA ricordando la scomparsa oggi di Raimondo Vianello. «Il mio pensiero va a Sandra. Vorrei stringerla e dirle che le sono vicina con tutto il cuore. Il loro amore è un esempio per tutti noi insieme alla loro umanità, onestà e semplicità.».
Daniela Bongiorno, vedova di Mike:
«Sono vicinissima a Sandra: vivo il suo dolore personalmente e intensamente, perchè è ancora molto fresco il mio»: Daniela Bongiorno, moglie di Mike, scomparso a settembre scorso, testimonia così la sua solidarietà alla Mondaini, che oggi ha perso il compagno di una vita, Raimondo Vianello. «Raimondo era una persona bellissima», dice ancora Daniela Bongiorno all'Ansa. «Il mio abbraccio va a Sandra, andrò sicuramente al funerale».
L'indimenticata tata di Casa Vianello:
«Sono stati vent'anni di lavoro bellissimi. Raimondo era una persona bellissima, io ambivo molto ad avere la sua stima». Lo ha detto a CNRmedia Giorgia Trasselli, interprete per vent'anni della tata in 'Casa Vianellò. «Io non amo molto le frasi retoriche, ma per me è stato un padre artistico. Sono stata contenta di averlo visto recentemente, anche se non stava tanto bene. Da lui -prosegue Trasselli- ho imparato la leggerezza ad affrontare i problemi che sorgevano sul set. Lui era così, prendeva i problemi di lavoro con serietà e rigore ma contemporaneamente con il sorriso e l'ironia».
Il cordoglio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano:
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa la triste notizia della scomparsa di Raimondo Vianello, ha inviato alla moglie, Sandra Mondaini, un messaggio in cui esprime la sua vicinanza ricordando il popolare attore che tanto ha dato al teatro, al cinema e alla Tv italiani.
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