E anche stasera il miracolo si è ripetuto. Artisti che nei capannelli dell'intelligentia non hanno mai esitato a storcere il naso per la rivoluzione estetica popolare chiamata Amici anche stasera davanti a Maria De Filippi si dimostrano i migliori estimatori della sua trasmissione. Alla conduttrice ovviamente i ripensamenti fanno più che piacere, ma se potesse parlare a cuore aperto quanta amarezza dovrebbe esprimere Maria per tante critiche facili e grossolane alla sua fucina, prima fabbrica di spettacolo capace di portare al grande pubblico l'abc della danza e del canto. Più che la sincera emozione dei ragazzi colpisce l'orgoglio, il senso di rivincita che la conduttrice si sta prendendo contro i detrattori spietati.
La cartolina della semifinale è proprio la lacrima della De Filippi che puntuale ci dice che il lapsus iniziale, quando ha aperto la puntata salutando come se fosse la finale, era ancora una volta indicativo del suo stato d'animo: in cuor suo ha maledetto più volte la ghigliottina dell'eliminazione, un male necessario allo spettacolo. Tanta gioia però per Stefano che nonostante l'esclusione a ridosso del traguardo rimane il vincitore della categoria danza e potrà portare il suo amore per il ballo nel mondo. Acuta la decisione, annunciata sul finire della trasmissione, di separare le categorie in due circuiti a se stanti nella prossima edizione. La storia del programma ha dimostrato la maggiore potenza di suggestione uditiva che visiva.
Nel carro del brand vincente salgono grandi nomi e lo spettacolo ne guadagna certamente. Agenzie non ufficiali danno ormai nemici del programma come Baudo e Morgan a ingurgitare barattoloni extralarge di bicarbonato, impotenti di fronte al nuovo connubio trionfale tra il talent e il mercato. Il livello delle esibizioni dei ragazzi torna molto alto, il giudizio della critica è pressoché celebrativo. Il meccanismo, nonostante la processione snervante dell'apri e chiudi del televoto e gli inceppamenti del voto dal telefono fisso, sconfigge finalmente il rigido manicheismo bianco-blu e in una lotteria continua di sfide mostra le migliori qualità dei semifinalisti.
I cinque protagonisti della semifinale e il video di Maria in lacrime dopo il salto:
Loredana con gli occhi lucidi e i lacrimoni sul suo album può benissimo diventare un manifesto della trasmissione. Ritorna pian piano sul sentiero di grazia che ha incantato nella prima fase. Sceglie di seguire la strada del timbro meno sabbiato che più la caratterizza e ritorna a sfiorare qualche vecchio acuto. Manca ancora un'analisi dei testi profonda ma è innegabile che la Errore abbia un profilo innovativo rispetto alla timbrica melodica italiana, anche nell'epoca della transizione dal pausinismo al ferrerismo. Il graffio nella fusione vocale con Pino Daniele ha dato una particolarità all'esibizione che forse qualche purista intransigente farebbe bene a considerare una bella apertura dello spettacolo televisivo alle frontiere della musica più alta.
Anche Emma sta vivendo un particolare stato di grazia. Il suo album va benissimo e la stima del pubblico per la sua voce cresce di esibizione in esibizione. Se a completarne il profilo ci fosse una maturità da artista la Marrone potrebbe avere grandi chance. Il suo duetto con Craig David ne conferma il talento vocale e la versatilità, quello che in qualche modo però la fa arrivare a non incontrare mai il gradimento totale del pubblico è la rudimentalità dei linguaggi comunicativi. Una rabbia costante verso la vita e la fretta forse di farsi travolgere dall'onda provvisoria le tolgono quel velo di candore artistico che invece gli altri talenti sono riusciti a conservare.
Serata difficile per Stefano, stritolato dalla risonanza maggiore del bel canto, nonostante una grandissima partner come Eleonora Abbagnato ad accompagnarlo in una coreografia progettata in maniera impeccabile sia a livello di regia (bellissimi gli effetti di propagazione dell'immagine sullo sfondo) che di disegno di passi. Garrison non riesce proprio a nascondere il suo comprensibile orgoglio per avere regalato una vetrina eccezionale ad un ballerino dalla velocità di apprendimento sconvolgente, con grandi possibilità di sfondare tanto in televisione quanto nelle più sofisticate coreografie contemporanee.
Pierdavide si conferma ancora una volta cantautore a tutto tondo, nel bene e nel male. Anche stavolta il duetto con il big, un insolito Venditti, più che esaltarlo lo crocifigge nel suo imbarazzo che lo condanna alla normalità. Ma la favola del casellante sensibile, totalmente ignorato dalle case discografiche per assenza di spalle forti a supportarlo, si accende con Di Notte, vertice assoluto di questo serale insieme a Ragazza occhi cielo, eredi legittimi di quella Immobile che tanto ha spianato la strada alla Amoroso. Il consenso critico sulla finezza cantautoriale è unanime, la sua vittoria sarebbe un grande segno positivo: antitelevisivo e professionale proprio come la sua mecenate Maria che ne adora la grande dignità e il fiero riserbo con cui non concede nulla alla naturale invadenza della telecamera.
Matteo, visibilmente teso per la consapevolezza che la percezione del suo personaggio è cambiata nel corso delle ultime settimane, dà la sensazione di rischiare persino la finale. A partire dallo svarione finale quando manca completamente la tonalità provando subito a scaricare la responsabilità sull'orchestra, per tutta la serata soffre il ritorno dei competitor non riuscendo a imporsi mai su nessuno degli sfidanti nelle sfide dirette di canto. Buonissima la prova con Massimo Ranieri in compenso. Se non avesse avuto un bottino consistente di voti settimanali stabili forse sarebbe stato lui l'escluso di lusso. Secondo i critici può diventare un punto di riferimento per un segmento di mercato colto che non ha interpreti contemporanei da seguire, resta da vedere l'impatto che avrà alla lunga sulle dinamiche di mercato.
Appuntamento per la finale, che senza esagerazioni di circostanza si presenta veramente come la più imperscrutabile di sempre. Stavolta veramente tutto è possibile: il duello sarà adrenalico e il verdetto porterà il cuore in gola a tutti i numerosissimi tifosi.
Fonte: http://www.davidemaggio.it
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